Alessandra Fini su Diventare romanzo di Rosanna Poluzzi

Alessandra Fini ha letto:

Diventare romanzo di Rosanna Poluzzi

Questo scritto a mio avviso ha molti pregi, per una serie di motivi. Consiglierei la lettura come strumento di riflessione  sia professionale  sia come possibilità esplorativa, in una attesa, colma di incertezze, di un lavoro su se stessi accompagnati da un professionista, timorosi  del livello del tutto incognito  delle capacità  richieste  o di una esperienza troppo difficile o sofisticata. Poiché questo testo, all’opposto, colpisce per la sincerità, è emotivamente condivisibile per la chiarezza espositiva, rende  lucido specchio il riconoscimento emozionale. Sappiamo bene, come operatori del settore, quanto per molte persone il racconto di sé sia sentiero intricato, spesso incoerente, discontinuo e confuso e come l’ascolto e la parola siano a livello biunivoco una luce creativa che può permettere una consapevolezza nuova, seppure intatta del vissuto interiore. Il modulo espositivo, le figure care a cui liberamente si presta senso e voce, è rimando alla centralità dell’ascolto dell’altro. Ascolto esterno, ma anche attenzione nel rimodellare i ricordi nei significati possibili o immaginari altrui, investendo le esperienze di un senso di coralità arricchita e rinnovatrice. La schiettezza, la genuinità dei contenuti, un certo gusto che fa da affresco di un periodo sociale e storico, di usi e  costumi locali, permettono una recezione diretta e semplice. La parola “semplicità”, nel suo rimando più complesso, come punto d’arrivo di una ricerca raffinata, attenta, capillare e sincera, è la chiave che può risuonare su ogni fronte il valore di un lavoro come questo.

Alessandra Fini
Opera come psichiatra e psicoterapeuta a Bologna
Scrive per diletto racconti e poesie.