Elena Marchesini, Quando un bocciolo si sente gemma
Quale tema tratta il suo libro?
Varianza di genere, bullismo, identità. Il titolo è una metafora.
Sono stata contestata per l’uso di due parole: sente e disforia. Sente è una traduzione per il mondo cisgender che non capisce come possa una persona nascere maschio ma essere femmina. Quindi uso “si sente” per tradurre e arrivare anche a chi, a primo impatto, non capisce. Disforia è stato un errore in buona fede. Ho usato un termine medico senza sapere che fosse doloroso per chi vive la varianza di genere. Ora userei disforia nel titolo? No, userei varianza, fluidità o euforia. Ma quando entri in punta di piedi in un mondo che non conosci, puoi fare anche qualche errore. Se si legge il libro però si vede che il termine è solo a livello di parola e non di sentimenti
Perché questo libro?
Perché c’è bisogno di conoscenza riguardo la varianza di genere. Ci sono troppi pregiudizi che creano odio e sofferenza. È giusto partire dai bambini spiegando che la fluidità di genere è un modo naturale di essere. I bambini comprendono e sanno spiegarlo agli adulti, che spesso sono portatori di pregiudizi.
Quali sono i lettori di riferimento?
Bambini, ragazzi, insegnanti, genitori, persone con varianza di genere, persone che, per un motivo o un altro, entrano nel mondo della varianza di genere
Quali sono i punti innovativi del volume?
La varianza di genere sotto forma di metafora dei fiori e favola da raccontare ai bambini perché possa essere vista come naturale
Come si pone il libro nel dibattito culturale sul tema?
Un valido strumento di promozione culturale
Com’è nato il volume?
Il volume è nato da un’esperienza personale. È una storia vera di una bimba che è nata in un corpo maschile ma con chiara identità di genere femminile.
La stesura è stata una esperienza lunga, difficile?
È stata un’esperienza molto interessante, mi ha arricchito molto e ancora mi arricchisce. È durata circa 8 mesi la stesura del volume, più i tempi di ricerca dell’editore ed editing
Ha già avuto qualche riscontro sull’esito del volume?
I riscontri sono finora positivi sia nelle scuole sia nelle associazioni. Inoltre tra persone transgender il volume si è diffuso con il passaparola
In un mondo distratto, in una società liquida… perché ancora un libro?
Il libro è lo strumento migliore per aiutare a diffondere comprensione e inclusione. La favola, in più, può arrivare dove un libro più “adulto” può trovare un muro
Quali sono stati i suoi autori di riferimento?
Saint-Exupéry, Chiara Gamberale, Bach
Quali tecniche vengono utilizzate nel suo libro?
Ascolto, comprensione, inclusione, multi visione
Un brano significativo del volume
Io vorrei solo essere io