I dati relativi al 2022, segnala l’Associazione Italiana Editori, incoronano l’editoria come prima industria culturale italiana per prodotti venduti ai consumatori.
Il suo giro d’affari da 3,38 miliardi di euro la posiziona infatti davanti alle pay tv, che raccolgono 2,94 miliardi di euro di abbonamenti, alla televisione in chiaro, che ricava quasi 1,73 miliardi dal canone, e ai videogiochi, le cui vendite si attestano sugli 1,72 miliardi di euro.
Un risultato che sembrerebbe stabilizzarsi nei primi nove mesi del 2023, caratterizzati da una flessione delle copie vendute a quota 69,9 milioni (un milione in meno rispetto all’anno precedente), ma anche da una crescita del +0,2% in valore per il mercato trade, che ha già in-cassato 1,03 miliardi di euro.
La composizione del mercato editoriale
- Libri a stampa venduti in negozio (fisico e online) e in fiera: € 1,78 miliardi
- Editoria scolastica: € 776 milioni
- Digitale: € 444 milioni
- Rateale: € 226 milioni
- B2B, biblioteche ed export: € 165 milioni
