Del bel comporre: Incisioni di Mauro Gandolfi

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COD: 506 Categoria:

Descrizione

Mauro Gandolfi è stato disegnatore, incisore, acquarellista e pastellista tra i migliori e i più celebri dell’epoca sua, la prima metà del XIX secolo; pittore, comunque di vaglia, raggiunse i più alti risultati nelle arti grafiche, nelle quali si distinse per eccellente.
Figlio di un pittore celeberrimo, Gaetano Gandolfi, che fu tra i primi artisti italiani del secondo Settecento, fu da lui avviato allo studio delle arti del disegno e, dopo avere col padre esercitato la pittura, scelse di intraprendere la carriera di incisore anche per meglio distinguersi da lui.
Visse gli anni concitati seguiti alla Rivoluzione Francese, della Repubblica Cispadana e della Cisalpina, tutto il lungo periodo cioè che lo vide in prima fila impegnato politicamente, da fervido giacobino, sinché, deluso dagli avvenimenti seguiti all’imporsi di Napoleone, decise di dedicarsi al solo suo mestiere.
Si recò a Parigi per perfezionarsi nelle tecniche incisorie; viaggiò in Italia, andò in Inghilterra per confrontarsi con i migliori, Sharp e Bartolozzi, e, in virtù del talento innato e della perseguita applicazione, divenne uno dei più apprezzati incisori d’Italia. Ideò un sistema raffinatissimo per operare all’acquerello, un’invenzione che lo pose tra i primi, della quale, purtroppo, restano pochi esempi. Andò in America, e come della sua vita anche di questo viaggio lasciò un resoconto formidabile.
Attraverso l’esposizione di incisioni di collezioni private scelte per qualità e importanza nel novero delle tante sue prove, si rivela al grande pubblico la realtà del percorso culturale di un dotatissimo artista, personaggio eclettico e certamente interessante per talento, egocentrismo, per le vicende tumultuose della sua vita, ripercorse nel saggio introduttivo.

Donatella Biagi Maino
Storica d’arte, insegna all’Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna. Oggetto dei suoi studi la cultura artistica bolognese settecentesca, nonché dell’arte sacra tra Cinquecento e Ottocento. È la maggiore esperta, internazionalmente riconosciuta come tale, degli artisti della famiglia Gandolfi, Ubaldo, Gaetano, Mauro. Autrice di più di cento pubblicazioni tra saggi, articoli, cataloghi di mostre e monografie, ha cambiato il modo di comprendere la pittura dei Gandolfi, protagonisti della cultura pittorica italiana di secondo Settecento i due fratelli, originari di San Matteo della Decima e, nel caso dell’incisore in questione, interprete sottile del gusto della borghesia emergente. Tra i suoi interessi spiccano la storia del restauro e la protezione dei beni culturali in zone a rischio antropico e naturale.

Informazioni aggiuntive

Formato

24 x 32 cm

Dorso

0,53 cm

Numero di pagine

92