Descrizione

“La tentazione era forte. Unire – o meglio mischiare, contaminare, forzare a improtestabile convivenza – i nostri patres maggiori, Dante e Petrarca. Intrecciare le radici della loro opera – e anche i rami – con uno sforzo d’intrico – più che non d’intreccio. Con esito doppiamente paradossale: si nota infatti come quasi tutti i versi, se letti uno per uno, senza appoggiarsi ad alcun contesto o senso, non abbiano perduto niente della loro splendida misura e paiano – e questa ne è una prova – assolutamente forti della propria autonomia poetica”.
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