Descrizione
tratto dal Dizionario delle Arti e deโ Mestieri (Venezia, 1775). Concepito come voce per un dizionario delle arti e dei mestieri di fine Settecento, il ricettario compilato da Fassadoni combinando varie fonti francesi rappresenta una straordinaria testimonianza dellโevoluzione del gusto dagli eccessi della cucina barocca alla sobrietร di quella di fine Settecento (in nome del principio utilitaristico del โmassimo diletto per il palato col minor nocumento per lo stomacoโ). E attesa, al tempo stesso, lโaffermazione della nuova figura del โcuoco pubblicoโ che, con la fine dellโAncien Rรฉgime, lascia le cucine di corte per andare a servire lโemergente ceto borghese.
Marco Fassadoni, nato a Treviso nel 1732, fu un tipico esponente della cultura eclettica delle accademie settecentesche: verseggiatore, traduttore, trattatista ed enciclopedista, scrisse opere di agronomia, zoologia e religione; altre le tradusse dal francese (Condillac, Fenelon, Baret), dallโinglese (Pope, Gay, e soprattutto, ancor prima di Cesarotti, i Canti di Ossian) dal tedesco (Wieland) e dal latino (Genovesi). La sua opera piรน celebre rimane comunque la continuazione del โDizionario delle arti e dei mestieriโ avviato da Francesco Griselini. Segretario perpetuo dellโAccademia Agraria di Treviso, morรฌ nella vicina Quinto nel 1813.